E’ iniziato 5 anni fa, a San Floro, nel catanzarese, il sogno di Mulinum. Tutto è partito con una raccolta di fondi online, che ha coinvolto centinaia di persone e che ha permesso di recuperare un antico mulino a pietra e riprendere la coltivazione dei grani antichi locali, coltivati senza pesticidi, per ottenere farine integrali in purezza. Adesso quel modello d’impresa etica ha messo radici in Toscana, sulle colline senesi, dove il giovane imprenditore calabrese, ha solo 34 anni, ha trovato soci lungimiranti. Neanche la pandemia ha rallentato il progetto, visto che nel lockdown Mulinum è stato il primo mulino d’Italia per farina e lievito madre spediti. Qualche intoppo burocratico, ma poi è nato il Mulinum senese, all’interno di una costruzione in bioedilizia che si avvale di energia rinnovabile, due antichi mulini a pietra e due forni a legna. Intorno 300 ettari di grani antichi, per produrre farine integrali con cui realizzare prodotti secondo la tradizione toscana. Mulinum ha molte ambizioni: mira a diventare, entro 5 anni, una grande azienda agricola bio, assicurando grano italiano e genuino proprio mentre tanto si parla di crisi del grano. Il prossimo passo sarà l’apertura in Puglia, nel brindisino.
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