Editoria: Rubbettino verso 50 anni attività, “Ho grandi progetti”

(scritto da me per AGI).

Tutto è iniziato dagli storici caratteri mobili, quasi immutati dai tempi dell’invenzione della stampa, e con qualche macchina da tipografia, oggi relegata in un’area museale. Poi, pian piano, Soveria Mannelli, paesino montano di 3000 anime, a metà strada tra Cosenza e Catanzaro, è diventato il fulcro dell’editoria calabrese. Grazie alla casa editrice Rubbettino, un’impresa culturale che non ha mai voluto spostarsi dalla Calabria. La guida Florindo Rubbettino,  insieme al fratello Marco.

“Nasce nel 1972 da Rosario Rubbettino, mio padre – dice Rubbettino all’Agi – ed è cresciuta tassello dopo tassello, con una visione di lungo periodo. Mio padre voleva fare l’editore, voleva incidere nel dibattito pubblico, ma aveva anche bene in mente che un’impresa deve produrre crescita, reddito e occupazione. Oggi siamo una realtà importante, che dà lavoro a più di 80 persone e abbiamo l’ambizione, attraverso i nostri libri, di dare un contributo di crescita culturale al nostro Paese, con volumi che intervengono sulle questioni di attualità e con riflessioni di spessore, articolate, che invece servono per guardare alle dinamiche di più lungo periodo. E poi abbiamo anche un’attenzione particolare al Mezzogiorno e alla nostra regione. Abbiamo in catalogo più di 5000 libri, – dice Florindo – ma ne abbiamo stampati molti, ma molti di più”.

Rubbettino nasce e cresce in una regione, come la Calabria, che ha problematiche ataviche e dolorose, come l’occupazione, l’emigrazione, la criminalità, la cattiva sanità, i trasporti e i rifiuti. “La cultura è quella leva che forse può incidere su tutte le questioni negative che attanagliano la nostra terra – dice Florindo Rubbettino – e riteniamo che, attraverso i libri, molte questioni possano essere affrontate. Nelle pagine di molti autori di casa nostra vediamo che ci sono dinamiche di lungo periodo che ci fanno scoprire che i problemi sono sempre gli stessi, perché forse non si affrontano e non si risolvono. E in questo la cultura può dare un grosso contributo”. Qual è il rapporto con le istituzioni locali? “Nel corso degli anni abbiamo incontrato istituzioni attente e altre meno attente, – dice il giovane editore – e io credo che la grande sfida sia quella di mettere insieme società civile e istituzioni, perché solo se queste remano assieme nella stessa direzione si possono cambiare le cose”.

Oggi i committenti arrivano da tutto il mondo. “Siamo un’impresa globale – spiega –  che ha spostato il suo campo d’azione sui mercati globali, e questo dimostra che lavorando con uno spettro vasto e una visione lunga, si può fare bene da ogni latitudine. Restare qui pone delle difficoltà, – ammette Florindo Rubbettino – ma ci sono anche dei punti di forza: siamo in un pezzo di Calabria bello, ma anche sano e virtuoso. E siamo la testimonianza che non ci sono luoghi dannati o che non possano avere delle possibilità. Noi veicoliamo il nostro territorio anche attraverso i nostri prodotti, ci piace dire che sono fatti qui e ci sono molti editori italiani e stranieri che vengono da noi, in Calabria, a realizzare le loro pubblicazioni di qualità, e forse il genius loci un piccolo valore ce l’ha”.

“Operiamo tra la manifattura e la cultura creativa, ci occupiamo di produzione, libri e creatività, – dice  ancora – tutto quello che ha a che fare con il ciclo completo della stampa. Curiamo anche, per molte aziende farmaceutiche, agroalimentari e cosmetiche il packaging di prodotto, cartaceo, naturalmente, per tutte le esigenze di chi vuole comunicare attraverso il “vestito” di un prodotto”. Sono sempre le idee a fare la differenza. Per questo si punta anche su nuovi prodotti. “Siamo molto attenti all’innovazione e al design: oggi, per esempio, produciamo una linea di taccuini, un marchio che si chiama Positional, e che vuole essere un contributo di contemporaneità al mondo del cartaceo, – dice Florindo Rubbettino – con una linea molto curata nel suo aspetto grafico, che veicola un messaggio positivo per rendere belli i nostri tempi difficili, anche attraverso il valore della carta e del design, e che presto sarà distribuita in tutta Italia”. Adesso si guarda al 2022, quando si festeggeranno i 50 anni di attività. “Compiremo 50 anni – dice –  e per noi sarà un traguardo importante che vorremmo celebrare attraverso grandi opere, che stiamo già progettando, e anche attraverso un luogo che sia al contempo racconto della storia di questa impresa ma anche luogo di sperimentazione ed innovazione per il futuro. Sono due progetti importanti, ne riparleremo”.