La pulizia dei fondali come missione per proteggere una delle nostre più grandi ricchezze: il mare. Quando la stagione balneare volge ormai al termine, si scoprono purtroppo degli autentici oltraggi alle nostre acque. I sommozzatori del gruppo Isca Diving di Belmonte Calabro, patrocinati dal Dipartimento Ambiente della Regione, per un’intera mattinata, nell’area protetta degli scogli di Isca, si sono impegnati ad individuare e recuperare tutto ciò che è finito in mare e che minaccia flora e fauna di questa oasi sommersa.
Utilizzati anche due battelli per la pulizia degli specchi d’acqua della Garbage Group, che lavora per conto della Regione Calabria a tutela dell’ecosistema marino calabrese. Si tratta di imbarcazioni dotate di droni per la sorveglianza e la rilevazione di rifiuti galleggianti, mezzi sottomarini per scannerizzare i fondali, sonde per monitorare la salubrità delle acque e sistemi antinquinamento per schiume, idrocarburi e sostanze oleose.
Lo sforzo dei volontari non è stato vano: sono stati recuperati infatti decine di chili di rifiuti abbandonati sullo splendido fondale: gomme d’auto, pezzi di scafi in vetroresina, parti di reti da pesca, nasse in nylon, ami, bottiglie di plastica e vetro, materiale legnoso. Riportati in superficie, sono stati poi avviati allo smaltimento. Nella speranza che operazioni come questa servano anche a sensibilizzare al rispetto del mare. Una risorsa, dall’equilibrio molto fragile, che appartiene a tutti e che abbiamo il dovere di salvaguardare.